Cybersecurity in Change: gli strumenti di intelligenza artificiale aumentano l'efficacia del team!
Cybersecurity in Change: gli strumenti di intelligenza artificiale aumentano l'efficacia del team!
weltweit, Welt - Nel mondo dinamico della sicurezza informatica, sta accadendo molto, soprattutto quando si tratta dell'uso dell'intelligenza artificiale (AI). Uno studio attuale di ISC2, che è stato condotto nell'ambito del "Sondaggio sull'adozione dell'IA 2025", illumina l'uso di strumenti di intelligenza artificiale nei team di sicurezza informatica in tutto il mondo. 436 esperti sono stati intervistati e i risultati hanno aperto intuizioni entusiasmanti.
Circa il 30 percento di questi professionisti della sicurezza informatica si basa già su strumenti basati sull'intelligenza artificiale. Un altro 42 percento è attualmente impegnato con la valutazione o il test di tali soluzioni. A questo punto, il potenziale dell'IA diventa chiaro: il 70 percento degli utenti segnala un impatto positivo sull'efficacia dei loro team. Ecco le aree in cui l'IA ha fatto i maggiori progressi:
- Monitoraggio della rete e rilevamento delle intrusioni: 60%
- Protezione e reazione endpoint: 56%
- Gestione di debolezza: 50%
- Modellazione delle minacce: 45%
- Test di sicurezza: 43%
lo stato dell'intelligenza artificiale nelle aziende
Lo studio mostra anche differenze interessanti a seconda delle dimensioni dell'azienda. In grandi aziende con oltre 10.000 dipendenti, l'uso di strumenti di intelligenza artificiale è più alto con il 37 percento. Le aziende da 2.500 a 9.999 dipendenti e quelle con 100 a 499 dipendenti raggiungono ciascuna il 33 percento. Tuttavia, le aziende più piccole si basano solo il 20 percento sull'intelligenza artificiale, una discrepanza significativa.
È anche preoccupante che il 23 percento delle aziende più piccole non abbia in programma di valutare gli strumenti di intelligenza artificiale. Per quanto riguarda le industrie, l'industria ha guidato l'uso con i fornitori di servizi del 38 percento e IT con il 36 percento, mentre i fornitori di servizi finanziari e il settore pubblico hanno il 21 e il 16 percento i tassi di accettazione più bassi.
Un altro argomento entusiasmante è il futuro dei lavori nell'area della sicurezza informatica: il 52 % degli intervistati ritiene che l'IA ridurrà la necessità per i giovani, mentre il 31 percento ha segnalato che l'IA potrebbe creare nuove posizioni di entrata e junior. Queste aspettative contrastanti mostrano quanto i requisiti e le dinamiche nel luogo di lavoro cambiano, mentre il 44 percento degli esperti ripensa attivamente ruoli e abilità per poter utilizzare l'IA in modo efficace.
sfide dal crimine informatico
Ma l'uso dell'IA non è solo un'opportunità: i pericoli nel crimine informatico non dovrebbero essere sottovalutati. I criminali informatici utilizzano l'IA per creare e -mail di phishing, più profonde e ottimizza il codice malware. Questi strumenti sono disponibili in The Darkweb con nomi rischiosi come Wormgpt o Frauggpt. Il pericolo cresce perché i modelli di grandi dimensioni open source non censurati (LLM) possono servire a diffondere ulteriormente tali strumenti di intelligenza artificiale maligni e renderli più facili da adattarsi.
Lo sviluppo di queste tecnologie dannose è promosso dalla manipolazione dei dati, nota come avvelenamento da dati, che può mettere in pericolo l'accuratezza dell'IA. I programmi spesso devono essere addestrati per riconoscere tali attacchi. È qui che entra in gioco il concetto di trust zero, che aiuta a proteggere i dati di allenamento dall'accesso non autorizzato. Ma le misure normative sono anche urgentemente necessarie per rendere responsabile l'IA. L'UE e gli Stati Uniti stanno già lavorando su linee guida che dovrebbero garantire che l'IA sia utilizzata eticamente senza mettere in pericolo dati sensibili.
Mentre le aziende stanno sviluppando sempre più i propri prodotti basati sull'intelligenza artificiale, devono anche introdurre linee guida per garantire l'uso sicuro degli strumenti di intelligenza artificiale. La sfida di contrastare il crimine informatico con efficaci misure di sicurezza richiede una buona mano e un atteggiamento proattivo. La competizione tra criminali informatici ed esperti di sicurezza sarà sicuramente più eccitante usando l'IA.
Per le aziende che vogliono usare l'IA per la loro sicurezza informatica, ciò significa che non dovrebbero solo essere tecnologicamente aggiornati, ma dovrebbero anche essere strategicamente e legalmente ben preparati. Resta da vedere come questi sviluppi continueranno a svilupparsi nel panorama della sicurezza informatica.
Nel complesso, gli studi e le tendenze attuali mostrano che l'integrazione dell'intelligenza artificiale nella sicurezza informatica è una spada a doppio taglio che trasporta sia possibilità che rischi. Mentre "[Digitalbusiness-magazin.de] (https://www.digitalbusiness--Magazin.de/Cybersecurity-teams-be-ki-- utente-vorich-a-0c061badb1e084fdf15c04b65a21c511/) e" [iTMagine.ch] (https://www.itmagazine.ch/artikel/85128/nur_procent_der_security --specialists_nutzen_ki-tools.html) "Approccio ai risultati completi dello studio" [iT-Adlinisistrator.de] )
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